Avevo già visto l’ingresso durante un sopralluogo per individuare questa ed altre due grotte accatastate ma non rilevate.
Dicono che sia un’ottima palestra per i neo speleo e questa è anche l’occasione per fare il rilievo.
Siamo in nove, Danilo, Nadia, Daniele, Barbara, Cristina (la nostra fotogrottista ufficiale), Davide, Silvia, Edoardo ed io.
E’ il 10 Luglio e quando arriviamo fa già molto caldo, ci cambiamo e cerchiamo un po’ di fresco all' ingresso della grotta dove tira davvero tanta aria…
Entriamo, noto subito un cavo elettrico che scende verso il basso, segno che qualcuno sta lavorando all’interno.
La grotta è già armata e iniziamo subito a scendere su una corda secca e sporca che scorre male sul discensore. Non ci sono concrezioni, solo cunicoli aperti a punta e mazza, passaggi stretti ed un traverso su di un piccolo pozzo.
Procediamo lentamente ed il gruppo si dirada un po’. Ora i cunicoli lasciano il posto a spazi più ampi e sulle pareti noto strani animali simili a grandi zanzare. Scendiamo ancora ed arriviamo sul P50 dove gli altri ci stanno aspettando.
Il pozzo è già armato ma si decide di mettere un’altra corda. Tocca a Cristina scendere armata di trapano e fix e con Daniele arma il suo primo pozzo. Grande Criiiiiii!!!
Iniziamo a scendere sotto l’occhio attento di Nadia che dispensa consigli e suggerimenti, siamo infreddoliti e nell’attesa qualcuno decide di mangiare.
E’ il mio turno, mi allongio, prendo la corda e guardo giù, vedo qualche lucina, è bello alto. Inizio a scendere, primo frazionamento, secondo frazionamento e poi mi trovo nel vuoto, mi guardo intorno e vedo le pareti lisce intorno a me. Scendo lentamente e mi godo questa emozione.
Arrivati sul fondo mangiamo tra due chiacchiere e quattro risate.
Si è fatto tardi e decidiamo di tornare indietro mentre Danilo e Nadia proseguono verso il P70 per completare il rilievo.
Due a due risaliamo il lungo pozzo e ci incamminiamo verso l’uscita fino a quando ci imbattiamo in un "pipistrello" gigantesco, grande più o meno come un foglio di carta A4 appeso al soffitto.
Siamo morti dalle risate e credo che questo “pipistrello” passerà alla storia.
Superiamo il pericoloso animale, saliamo sulle corde, inizia ad intravvedersi la luce, strisciando usciamo all’aperto investiti da un’ondata di caldo.
Recuperiamo i nostri zaini e ci cambiamo, nell’attesa dei Mamillis Daniele va a prendere alcune birrette, beviamo e ridiamo parlando del più e del meno, arrivano anche Danilo e Nadia, ancora due chiacchiere sul P70 (che proprio 70 non è), ci raccontano che sul fondo tira parecchia aria e che qualcuno sta disostruendo.
Si è fatto tardi ed è ora di tornare a casa, dobbiamo anche portare le corde in sede. Raccogliamo le nostre cose, stanchi ma soddisfatti per l’uscita appena conclusa ci incamminiamo verso le nostre macchine.
Riccardo
Alcune note sulla grotta:
La Buca della Strada si apre a 971 mt s.l.m. in Valsora sui ripidissimi pendii che si buttano verso Renara. La grotta, profonda 271 mt, è stata trovata ed esplorata da speleologi Liguri e, salvo incredibili sorprese, dovrebbe fare parte dei sistemi che si dispiegano sotto Monte Pelato per andare tutti insieme verso la Buca di Renara.
Nessun commento:
Posta un commento