lunedì 4 aprile 2016

Corso 2016 - Palestra I - Il Nido

Un "pensoso" Direttore ....
Eccoci arrivati alla prima palestra esterna del corso 2016. Come negli ultimi due corsi ci siamo ritrovati tutti alla palestra "Il Nido" nella valle delle Madielle. 

Ho scoperto che il nome è stato dato sulla base della sua posizione  a "nido d'acquila" dominante la valle che scende verso Canevara mentre io mi ero fatto tutt'altra idea associando il nome al  "luogo dove vengono formati tecnicamente i nuovi speleologi".


In effetti, storicamente, la Palestra è sempre stata un luogo di formazione, allenamento e approfondimento delle tecniche che non potevi provare (nel nostro caso in grotta) in condizioni operative reali a causa dell'alta probabilità di non riuscita e eventuali conseguenze nefaste sull'operatore.  


Allievi al lavoro

Per fare un esempio, se non hai mai provato una "discesa in corda doppia" non ti metti certamente a provarla in grotta .. no? 
In generale dovrebbe essere così anche se, in effetti, in passato quando tutto era diciamo più "easy" (e le persone molto più fuori di testa), ho assistito io stesso a "esperimenti" di questo tipo in grotta..

Che dire di quest'anno? 

Volevo stilare una classifica di alcuni errori iniziali, chiaramente dovuti all'inesperienza:

Cercare di spingere la maniglia verso l'alto e la staffa verso il basso.


Ma chi me lo ha fatto fare?

Ho sempre trovato abbastanza strano, essendo impedito nella coordinazione e sincronizzazione di più movimenti (come qualcuno molto vicino mi fà sempre notare) , che non si riesca a capire bene la procedura tramite cui porti la maniglia in alto. Se hai il piede inserito nella staffa e cerchi contemporaneamente di far scorrere la maniglia verso l'alto e spingi il piede verso il basso stai applicando due forze, più o meno uguali come intensità, ma contrarie che ... si annullano... e tu non ti muovi ...

Scendere con i piedi più alti del discensore


Le inevitabili spiegazioni
Scendere lungo una parete dovrebbe essere più o meno come camminare spostando un piede dopo l'altro verso il basso.. assecondando la gravità che, prima o poi, ci farà toccare un pavimento.

Per qualche oscuro motivo i piedi dell'allievo rimangono "incollati" alla parete mentre il corpo del malcapitato scende verso un sicuro ribaltamento... arrestato prontamente dalle grida dell'istruttore.

Scendere consumando le ginocchia contro la parete

E' una variante del precedente ma senza utilizzare i piedi. Le ginocchia strusciano e si consumano contro le asperità della parete o picchiano a caso contro concrezioni ed altro. 

Cercare di aggrapparsi alla corda (o altro) per evitare una caduta

Quante volte sarà stata chiesta questa cosa? Bene, a meno che di non essere Tarzan stare aggrappato a una corda o a una concrezione oppure a un minuscolo appiglio non solamente non è consigliabile... ma è proprio inutile molto meglio utilizzare correttamente gli attrezzi e "fidarsi" di loro.

Salire in configurazione orizzontale


Punti di vista

O l'imbragatura e tutto il resto non sono configurati 
crrettamente o la parte superiore del corpo pesa troppo rispetto alla parte anteriore fatto stà che si vedono alcune persone precedere in risalita stando praticamente in posizione orizzontale ... cercando di "aprire" il bloccante ventrale.

Forse qualcuno si riconoscerà in queste problematiche ma vi assicuro che tutti, più o meno, ci sono già passati.



Tutto questo per dire che per noi che ci siamo già passati ogni volta è uno spasso (nel nostro piccolo eh) e un divertimento ma spieghiamo tutto con la massima serietà cercando di inculcare alcuni principi fondamentali relativi al muoversi in grotta in sicurezza che non è altro che lo scopo di questo corso e delle uscite che verranno.

1 commento:

  1. riguardo al nome Nido ti garantisco che quando l'ho coniato ho pensato esattamente "al posto dove si allevano speleologi". Poi la forma e la posizione lo rendono ancora più azzeccato come nome, ma l'idea iniziale era quella che credevi anche te. fede

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